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25.05.2025
Data news | 21.10.2020 |
Quando Marcialonga è nata, nel 1971, le donne non potevano prendervi parte, perché si riteneva una gara troppo dura e faticosa per il “sesso debole”.
Alcune provarono a partecipare camuffate, con baffi posticci e imbottiture. Poi finalmente nel 1978 la partecipazione si aprì alle donne, con 150 scalpitanti e aspiranti fondiste ai nastri di partenza.
La prima vincitrice fu la francese Dominique Robert. Marcialonga dedicò la copertina della classifica ufficiale di quell’anno proprio a lei. Per completare la gara impiegò due ore e undici minuti in più del vincitore; ma per 70 km lei e molte altre donne non persero mai il sorriso a riprova di una rivincita sociale e sportiva. (sfoglia la rivista del 1978 > ).
Lo stesso anno si ritirò Silvia Giaccone, che invece aveva preso già parte sotto sembianze maschili negli anni precedenti. La beniamina di casa, insegnante alle scuole medie di Cavalese, conquistò però il podio l’anno seguente, il 1979 l’anno che segnò l’inizio dell’era irripetibile di una donna diventata leggenda dello sport italiano: Maria Canins Bonaldi. Risulta difficile elencare i successi di questa atleta, che si è distinta nello sci di fondo quanto nel ciclismo: prima italiana a vincere la Vasaloppet, si impose per dieci anni di fila alla Marcialonga, aggiudicandosi inoltre quindici titoli italiani. Passata al ciclismo, vinse due volte il Tour de France e una volta il Giro d'Italia. Fu medaglia d'oro nella cronometro a squadre ai Campionati del mondo di ciclismo su strada 1988 di Ronse; vinse anche due argenti e due bronzi in linea e un altro argento nella cronometro a squadre.
Tornando a parlare di donne e Marcialonga, nel 2011 le quote rosa in gara furono addirittura 1400, un vero record, mentre negli ultimi anni sono circa 1200, il 20% del totale.
La percentuale diminuisce parlando di ciclismo; alla granfondo Marcialonga Craft solo il 10% dei concorrenti è donna. Difficile trovare le motivazioni, se per le pendenze importanti della corsa o per un movimento sportivo meno sviluppato rispetto a quello maschile; fatto sta che le donne alla Marcialonga sono sempre benvenute.
Alzano la media di partecipazione le podiste, circa il 30% del totale dei runners della Marcialonga Coop.
Per partecipare alla Marcialonga, che si parli di sci di fondo, ciclismo o corsa, servono preparazione, tenacia, carattere; ma non occorre essere delle sportive professioniste. In tanti anni hanno tagliato il traguardo le donne più normali.
Da qualche anno Marcialonga ha lanciato il progetto MarcialonGirl per spronare le donne a praticare sport, creando una community femminile di condivisione e supporto. Ambassador del progetto sono ogni anno ragazze e donne con una grande passione per lo sport e per Marcialonga.
Nel 2020 Ilaria ha partecipato con successo alla Marcialonga invernale mentre Federica, ciclista di Roma, si è dovuta accontentare della sfida virtuale sui rulli, dopo che l’evento è stato rimandato al 2021. Gaia ha dovuto purtroppo rinunciare alla Marcialonga Coop, alla quale aveva già partecipato quattro volte.
La loro voglia di sport però non si è mai fermata e lo hanno dimostrato sui loro profili social; lo stesso che hanno continuato a fare Enrica, Cristina e Karen, ambassador 2019.
Vogliamo vedere le nostre MarcialonGirl di nuovo in gara per riuscire a trasmettervi al meglio le meravigliose emozioni di Marcialonga, per questo Ilaria, Federica e Gaia saranno nuovamente ambassador Marcialongirl 2021.
Continuate a seguirle sui loro canali social @ilaria_lancia @cancellieri_federica @gaiapanozzo, non perdete i loro racconti, gli allenamenti e la vita di tre ragazze speciali.
MarcialonGirl siete anche voi: donne, mamme, lavoratrici, studentesse, casalinghe. Tutte. Condividete i vostri allenamenti e le vostre esperienze di sport e Marcialonga usando #marcialongirl
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