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06.09.2025
La Marcialonga è un evento che fa parte della cultura delle valli di Fiemme e Fassa e il suo successo è dovuto soprattutto all'impegno delle numerose persone coinvolte come volontari o collaboratori.
Nella consapevolezza dell'importanza della cooperazione, ma anche della cultura del territorio e non solo, Marcialonga ha pensato ai giovani, ragazze e ragazzi, tramite un’iniziativa per premiare la loro dedizione e spronarli ad impegnarsi sempre al massimo nelle loro attività scolastiche, sportive e di volontariato nelle sue varie sfaccettature.
Per l’anno scolastico 2018/2019 la Marcialonga ha deciso di riconoscere ai giovani più meritevoli frequentanti gli istituti superiori, ben quattro borse di studio del valore di 1.000,00 € cadauna per la partecipazione alle spese scolastiche.
Gli istituti coinvolti sono stati “La Rosa Bianca” con sede a Cavalese e Predazzo, il “Centro di Formazione Professionale ENAIP” di Tesero e la scuola ladina “Giuseppe Soraperra” di Pozza di Fassa.
Leggi il Regolamento per avere maggiori informazioni sui requisiti richieste e per presentare la tua candidatura.
REGOLAMENTO 2019 PER L'ASSEGNAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO >
Gli studenti selezionati verranno premiati durante la serata di elezione della Soreghina 2020, martedì 30 luglio a Tesero in Piazza Nuova alle ore 21.00
Chi sono gli studenti premiati nel 2018
Durante la serata di elezione della Soreghina 2019, sono state consegnate le borse di studio Marcialonga 2018 del valore di € 1000 a Daniele Rasom, Silvia Campione, Sofia Boninsegna e Pierpaolo Bonelli. Questi studenti si sono distinti per l'impegno scolastico, i risultati in campo sportivo e anche nel volontariato.
SILVIA CAMPIONE
Silvia Campione, classe 2002 di Predazzo. Frequenta il liceo scientifico dell’Istituto di istruzione La Rosa Bianca di Cavalese ed è stata ammessa alla terza classe con una media del 8.64.
È un’atleta di sci di fondo, tesserata per l’Associazione Sportiva Cauriol di Ziano. Tra i risultati di maggior rilievo, i titoli di Campionessa Italiana distance Under 16 2018 e Campionessa Italiana individuale Under 16 2017, oltre all’Argento ai Campionati Italiani a squadre Under 16 2017, Bronzo ai Campionati Italiani a squadre Under 16 2018, il terzo posto in Coppa Italia categoria under 16 nel 2017 e 2018 e le vittorie ai Campionati Trentini nel 2016, 2017 e 2018.
Silvia, hai degli ottimi voti scolastici, segno di capacità ma anche di tanto impegno. Quanto il tuo carattere e la tua determinazione ti aiutano ad affrontare i tuoi impegni scolastici ed extrascolastici?
Avevo quattro anni quando ho cominciato le mie prime garette di ginnastica artistica, poi il pattinaggio su ghiaccio e lo sci di fondo. Sono sempre stata molto impegnata nello sport, ma sono finora riuscita ad organizzare questo impegno con quello scolastico, che nel frattempo è diventato sempre più gravoso. Cerco inoltre di lasciare un po’ di tempo alla lettura, un hobby che riesce sempre a darmi serenità, al volontariato nella Cauriol, senza dimenticare gli amici, che per me rimangono molto importanti. Essendo sempre stata abituata a gestire diversi impegni, non so quanto il mio carattere e la mia determinazione mi abbiano aiutato finora, ma so che quando voglio veramente qualcosa, difficilmente me la lascio sfuggire.
Pratichi lo sci di fondo e hai ottenuto già ottimi risultati. Sei stata inoltre convocata in Coppa Europa. Quali sono le prospettive per la tua carriera sportiva?
Pensando alla prossima stagione, uno dei miei obiettivi è partecipare nuovamente alle gare di Coppa Europa e ottenere un buon risultato, senza dimenticare i Campionati Italiani e la Coppa Italia. Per il futuro sogno le Olimpiadi del 2026 in Italia.
Esprimi un desiderio per il futuro
Per il momento non me la sento di esprimere desideri. Ancora per qualche anno vorrei continuare ad avere buoni risultati sia a scuola che nello sport, per decidere poi su che strada continuare in base a quello che succederà. Mi piacerebbe sia diventare un’atleta professionista, che proseguire con gli studi diventando medico. Il tempo e i risultati che riuscirò ad ottenere mi convinceranno sulla strada da prendere.
DANIELE RASOM
Rasom Daniele, 16 anni di Sen Jan di Fassa ha terminato la seconda classe del liceo ladino delle lingue della Scuola Ladina di Fassa con una media del 7.29. Atleta di sci alpino tesserato per lo Ski Team Fassa, ha la passione per la montagna e fa parte come volontario della sezione giovanile del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nella stazione Centro Fassa.
Daniele, sei uno sciatore dello Ski Team Fassa. Quale specialità prediligi e quali sono i tuoi campioni di riferimento?
Non c’è una disciplina che prediligo, però si può dire che mi riesce meglio lo slalom speciale e quindi mi diverto di più a praticarlo. Il mio campione di riferimento è Marcel Hirscher.
Sei entrato a far parte del soccorso alpino molto presto: cosa ti ha portato a proporti come volontario in questa associazione?
Fin da bambino ho avuto la passione per la montagna e mi attraeva molto anche la realtà del soccorso alpino, poter aiutare qualcuno in difficoltà su qualche cima mi sembrava fantastico, così quando ho saputo dell’esistenza della sezione giovanile non ho aspettato un minuto a iscrivermi.
Come pensi di impegnare i soldi della borsa di studio?
I soldi della borsa di studio penso di usarli in parte per scopi scolastici e in parte per scopi sportivi. Ringrazio infinitamente la Marcialonga per questa grandiosa opportunità.
SOFIA BONINSEGNA
Sofia Boninsegna di Predazzo ha frequentato la seconda classe del liceo scientifico della Scuola Ladina di Fassa. La sua media è pari a 7.92.
Sofia pratica atletica leggera ed è tesserata con la società U.S. Quercia di Rovereto, società nell’elite, maschile e femminile, dell’atletica italiana. La sua specialità è il salto in lungo. Nel 2018 è riuscita a saltare prima la distanza di 5.30 m e poi di 5.61 m, misure che le sarebbero valse la qualificazione ai campionati italiani allievi FIDAL, ma ai quali purtroppo non ha potuto gareggiare a causa di una forte infiammazione alle ginocchia.
Fa parte dell’associazione parrocchiale “NOI” di Predazzo e presta servizio di volontariato partecipando all’attività di animazione dei ragazzi dell’oratorio.
Sofia, come ci si sente a far parte di una società così rinomata e quali sono i tuoi obiettivi per i prossimi anni?
Faccio parte della società U.S. Quercia di Rovereto da un anno. Prima gareggiavo per l’U.S. Dolomitica di Predazzo e non posso che essere grata alla società del mio paese e soprattutto al mio allenatore Vito, perché è grazie a lui se mi sono appassionata a questo sport! Essere tesserata ora con la Quercia di Rovereto mi permette un allenamento più specifico ed è una grande soddisfazione, perché molti atleti di alto livello hanno gareggiato per questa società. Quando avrò risolto il problema alle ginocchia, i miei obiettivi saranno riprendere ad allenarmi seriamente e migliorare ancora le mie prestazioni.
Immaginiamo che molti allenamenti si tengano a Rovereto. Come riesci a gestire questo impegno, conciliandolo con lo studio?
Durante la settimana solitamente mi alleno due giorni a Rovereto e due a Predazzo. Riesco a conciliare questo impegno con lo studio organizzandomi e studiando volta per volta, senza lasciare che troppi compiti si accumulino tutti in un giorno! Ho poi imparato ad ottimizzare i tempi e riesco a studiare un po’ anche lungo il viaggio in treno e corriera.
Cos’è per te il volontariato?
Fare volontariato in parrocchia con i ragazzi/bambini di Predazzo mi è sempre piaciuto. È un’occasione per fare del bene e anche per condividere dei momenti di divertimento con il mio gruppo di amici! A volte poi ci vengono proposte iniziative anche fuori dalla parrocchia e questa è una preziosa occasione per fare nuove esperienze. A maggio ad esempio ho partecipato alle “48 ore di volontariato” in valle di Fiemme, dove ho avuto la possibilità di conoscere nuovi ragazzi della mia età e ho potuto aiutare e rallegrare gli anziani della casa di riposo di Tesero.
PIERPAOLO BONELLI
Pierpaolo Bonelli, 16 anni di Carano. Studente del liceo scientifico dell’Istituto di istruzione la Rosa Bianca di Cavalese, ha superato la seconda classe con la media del 9.45. Tesserato con l’U.S. Stella Alpina, dove svolge anche attività di volontariato, pratica lo sci di fondo. È stato ammesso nel gruppo comitato FISI e, tra le tante competizioni disputate ad ottimi livelli, ha preso parte ai campionati italiani di categoria ottenendo buoni risultati. Oltre allo sport, Pierpaolo ha la passione della musica e suona la viola presso la scuola musicale Il Pentagramma di Tesero.
Pierpaolo, sei molto impegnato e riesci ad ottenere ottimi risultati in ogni tua attività. Qual è il tuo segreto per riuscire a conciliare tutto?
Non penso ci sia un segreto per questo. Io credo che se si ha una passione e veramente si crede in essa, si riesca a conciliare tutto. Certo non bisogna pensare che sia una passeggiata: il tutto comporta dei sacrifici e una buona porzione di buona volontà. Ma se c'è veramente una passione il superare alcuni ostacoli e il fare sacrifici diventa tutto più semplice, grazie al divertimento. Il divertimento di stare in compagnia, di fare movimento e, nel caso dello sport che pratico, il divertimento anche nel faticare. Tante persone mi chiedono come faccia a trovare un po' di tempo per studiare andando tutti i giorni agli allenamenti. Oltre alla passione, che comunque ritengo il più importante, credo sia anche una questione di testa. Quando torno da scuola ho bisogno di liberare la testa e andare con i miei amici ad allenarmi credo sia il modo migliore. Poi arrivo a casa e studiare lo trovo più semplice, mettendoci la metà del tempo rispetto a quello che ci avrei impiegato senza andarci. Niente è impossibile.
Sembri un ragazzo con le idee molto chiare. Quali progetti hai per il futuro?
In realtà per il futuro non ho per niente le idee chiare. Forse è proprio questo l'aspetto difficile del praticare tante cose: fare delle scelte. Mi piacerebbe, finché le mie capacità me lo permettono, continuare con l'attività agonistica e, anche se in futuro mi troverò questa strada sbarrata, sono sicuro che continuerò a sciare a livello amatoriale. Mi piacerebbe diventare ingegnere, ma mi piacciono anche particolarmente le scienze, soprattutto la chimica. Amo poi la montagna: perché non cercare un futuro in quest'ambito! Anche la musica fa parte delle mie passioni, ma non vedo un futuro legato solo ad essa: l'idea che la musica diventi un lavoro non rientra nel mio modo di interpretarla, continuerò a suonare per il piacere di farlo.
Usa tre parole per descriverti
Ottimista, volenteroso e testardo.
Chi sono gli studenti premiati nel 2017
Gli studenti premiati nel 2017 sono stati Caterina Carpano, Alice Gasperini, Alessio Gottardi e Matteo Leso.
LEGGI LE INTERVISTE DEGLI STUDENTI PREMIATI NEL 2017 >
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