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COSA DEVE CONTENERE LA CASSETTA DELLE SCIOLINE

ne parliamo con Enzo Macor

COSA DEVE CONTENERE LA CASSETTA DELLE SCIOLINE

Data news11.10.2016

L’argomento di oggi è croce e delizia di ogni fondista, “la cassetta delle scioline” ovvero il contenitore dei prodotti che normalmente usiamo per trattare gli sci da fondo. Enzo Macor, tecnico del GS Fiamme Gialle, ci parlerà di cosa deve contenere il kit del perfetto skiman.

Enzo Macor


Questo contenitore che per definizione viene spesso chiamato appunto “cassetta delle scioline” lo possiamo suddividere in 2 parti, quello contenente le scioline da scorrimento e quella con le scioline da tenuta, oltre agli attrezzi che ogni fondista deve avere al seguito per affrontare una competizione o comunque una giornata sugli sci.

Il lavoro dello skiman è soprattutto un lavoro d’esperienza, intuizione, metodo e passione, c’è ben poco di stregoneria o magia…

Per quanto riguarda i prodotti da tenuta consiglio di non comperare gran parte delle scioline presenti sul mercato, ma di concentrarsi su un paio di marche. Ciò permette di conoscere a fondo il loro range di utilizzo, semplificare il lavoro e lavorare con più metodo, e ciò si traduce in una minore possibilità di sbagliare. Avendo infatti un’ampia gamma di scioline è più facile che si crei confusione, oltre a trovarsi in maggiore difficoltà sulla scelta del prodotto. Questo discorso vale per entrambe le tipologie di scioline, stick e klister. Ovviamente ci sono delle scioline particolari, che magari non sono della nostra marca preferita e che in situazioni particolari possono fare la differenza, ma qui sta all’esperienza se includerle o meno nella nostra “cassetta”.

Un altro argomento di discussione, specialmente fra gli amatori, sono le scioline fluorate: tendenzialmente questa fascia di scioline non offre in realtà una maggior scorrevolezza e solitamente hanno anche una minor tenuta.

Lo stesso ragionamento vale anche per le scioline di scorrimento: meglio avere pochi prodotti ma conoscerli bene piuttosto che una cassetta piena di paraffine e cere.
In questo caso il discorso dei prodotti fluorati si inverte rispetto alle scioline di tenuta. La mia esperienza dice che in gara è meglio usare prodotti altamente fluorati che garantiscono una migliore performance rispetto alle basi paraffiniche poco fluorate o addirittura senza fluoro.

Cere fluorate: anche questo è un mondo di esperienze e soprattutto di metodo. Il mio consiglio è quello di suddividere le tipologie di neve in 3 macro aree, fredde, intermedie e calde ed avere un paio di cere per ogni range, ovviamente dipende dalla disponibilità economica. Per la loro applicazione negli ultimi vent’anni si preferisce fonderle con il ferro predisposto alle temperature consigliate dalle case produttrici, per poi trattarle con un cilindro di sughero applicato ad un trapano; bisogna fare molta attenzione ad usare il trapano a bassi giri per non bruciare la suola dello sci.

Ultimo spazio dedicato alla cassetta delle scioline è quello degli attrezzi: la spatola per le paraffine e quella in metallo per asportare la sciolina, passando per il solvente ed i pennelli, sia per la zona di scorrimento che per quella di tenuta; non è infatti indicato usare lo stesso pennello intriso di solvente per rimuovere la sciolina e anche per pulire gli sci da pattinaggio. Non deve poi mancare la carta vetrata di varie misure, che serve sia per predisporre la zona di tenuta che per il pelo. È utile avere anche un paio di cacciaviti, uno dei quali a stella per fissare gli attacchi, anche se sul mercato stanno prendendo sempre più piede gli attacchi che non necessitano di essere fissati mediante viti sullo sci, ma vengono applicati tramite una piastra apposita. Infine è indispensabile avere della colla a caldo, che in caso di bisogno serve a fissare i puntali al bastoncino.

Ho lasciato volutamente per ultimo il discorso spazzole: dal mio punto di vista l’ordine e soprattutto la pulizia hanno un’importanza fondamentale per ottenere buoni risultati, quindi suggerisco di pulire e cambiare abbastanza spesso le spazzole e di averne diverse destinate ai diversi usi. Sarebbe ottimale averne due in ottone, una da usare per la pulizia e una per la cera, una in metallo per le basi e una in crine per rifinire la cera, mentre di rotanti suggerisco le combi, anche per ottimizzare lo spazio, una per le basi e una per le cere. Ovviamente il trapano dovrebbe essere elettrico per una questione di giri del motore e per non continuare a cambiare batterie.

Potete ora preparare il vostro kit del perfetto sciolinatore. In ogni caso, non dimenticate mai che la manutenzione degli sci è indispensabile per mantenere il più possibile inalterate le caratteristiche di scorrevolezza e tenuta, per durare più a lungo e non deludere le vostre performance sportive.

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