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06.09.2025
Data news | 03.07.2021 |
Giulia è pronta per condividere la quinta settimana di allenamento
SCHEDE DI ALLENAMENTO SETTIMANA #5 >>
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IL TEMA DELLA SETTIMANA: FERMATI, RESETTA, RIPARTI
Abbiamo completato il primo mese di allenamento in vista della Marcialonga Coop del 5 settembre. Per molti l’entusiasmo è ancora alle stelle ma ci saranno dei runner alle prese con qualche inconveniente, tra i quali la stanchezza.
Ci sono più tipi di stanchezza dovuti a cause diverse. Una di queste è certamente la stanchezza fisica e fisiologica dovuta al sovrallenamento. Le performance peggiorano, ogni allenamento si trasforma in uno sforzo, ma i danni correlati da sovrallenamento potrebbero essere anche peggiori.
Questo tipo di stanchezza è molto comune negli atleti professionisti che hanno dei ritmi serrati di allenamento e spesso competizioni ravvicinate. Alle prima avvisaglie di over training è necessario fermarsi e capire quello che sta succedendo al nostro corpo per poter rimediare il prima possibile.
Un tipo di stanchezza molto più frequente, soprattutto nei runners e negli atleti amatoriali non è però la stanchezza fisiologica da over training bensì la stanchezza mentale. Ma quando succede e perchè?
Potrebbe capitare che nel corso della preparazione ci si renda conto di non essere abbastanza pronti per il carico di lavoro che si sta affrontando o di non riuscire a raggiungere gli obiettivi intermedi pianificati. Ecco allora che il senso di frustrazione prende il sopravvento e si perde la motivazione.
Un altro elemento pericoloso dal punto di vista psicologico è la noia; quando non ci si diverte più è normale che si molli.
Anche gli impegni quotidiani possono giocare una parte importante. Spesso lo sport è una boccata d’aria fresca rispetto alla routine, ma quando questo diventa un obbligo potrebbe trasformarsi in un fattore di stress, inoltre un periodo più intenso di lavoro o di impegni quotidiani potrebbe compromettere gli allenamenti, portando ancora una volta ad un senso di frustrazione.
Ci sono poi delle variabili più personali, legate a preoccupazioni famigliari o lavorative che non permettono quella serenità necessaria per affrontare anche lo sport.
Quando la mente non collabora è difficile anche per il fisico reagire, ed ecco che questo è il momento giusto per fermarsi. È necessario riposare il corpo ma soprattutto la mente, staccare la spina, pensare ad altro. Questo permette di “resettare”, ricalibrare le priorità, focalizzarsi meglio sugli obiettivi e quindi ripartire con più carica e spesso con più consapevolezza di prima.
Ricordate che i programmi proposti dalla running coach Giulia sono disegnati per abbracciare più casistiche possibili e bisogna saperli un po’ adattare alla propria situazione e imparare a comprendere quando si è stanchi positivamente o quando si è davvero stanchi.
Quando la mente, il corpo o entrambi chiedono uno stop dobbiamo farlo. Come Giulia ha scritto sui social: uno stop nel momento giusto vale più di tanti allenamenti che in quel caso risulterebbero inutili e massacranti.
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