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06.09.2025
Data news | 27.07.2021 |
Peter Lanziner, podista altoatesino specialista del mezzofondo, ha partecipato tre volte alla Marcialonga Running Coop, centrando un ottimo terzo posto nel 2015, la quinta piazza nel 2016 (primo degli italiani al traguardo) ed il quarto posto nel 2017.
Dopo qualche anno di assenza dalle gare, sarà di nuovo in corsa il 5 settembre per la 19^ Marcialonga Coop.
Lo abbiamo incontrato per farci raccontare le sue sensazioni, gli obiettivi e per chiedere qualche consiglio utile su quella che per lui è la gara di casa.
Peter, il tuo è un ritorno alla Marcialonga Coop dopo 4 anni e dopo aver sfiorato il tuo secondo podio. Quali aspettative hai per questa edizione?
Tornare alla Running è per me molto speciale. Lo faccio con uno spirito diverso rispetto al passato in quanto vivo questo rientro come una seconda vita sportiva. Mi spiego meglio: fino al 2016 ho praticato l’atletica a livello quasi professionistico, allenandomi anche 12/13 volte la settimana, e gareggiando in giro per l’Italia e all’estero. Con la nascita però della mia primogenita Vanessa nel 2017 le mie priorità e le mie giornate sono cambiate ed è stato bello potermi calare nel ruolo di papà!
Per questa edizione non so bene cosa aspettarmi, la forma è buona e penso di poter dimostrare ancora una volta di essere fra i protagonisti!
Conosci molto bene il percorso di gara. Cosa può andare storto?
La Running è sicuramente una gara unica nel suo genere, oltre a svolgersi in una cornice splendida che è quella della Val di Fassa e Val di Fiemme, è una gara non facile da gestire in quanto il percorso molto veloce fino alla 1/2 maratona può trarre in “inganno” i concorrenti che, se esagerano, potrebbero pagare dazio nella salita finale che porta al traguardo di Cavalese.
Sei uno sportivo a 360°, oltre alla corsa pratichi nuoto, sci e da qualche anno anche ciclismo su strada (ricordiamo che hai già partecipato anche alla Marcialonga Craft). Che rapporto hai con lo sport e quali sono i tuoi obiettivi sportivi?
Lo sport fa sicuramente parte del mio DNA! Sono cresciuto fin da piccolo in una famiglia che “respirava “sport con mio padre Olimpionico di BOB nel 1980 a Lake Placid (USA) e poi più volte campione regionale e primatista regionale di lancio del peso. Fin da piccolo ho praticato la corsa e lo sci nordico, poi, ho optato per la disciplina che mi riusciva meglio (correre) e nella mia lunga carriera mi sono tolto delle belle soddisfazioni riuscendo per più stagioni ad essere fra i migliori corridori italiani. Ora mi sono avvicinato al triathlon che mi affascina molto e a fine settembre (26 per essere più precisi) parteciperò al mio primo IRONMAN 70.3 a Venezia!
Lavoro, sport e famiglia. Come sono organizzate le tue giornate?
Le mie giornate sono molto intense ma ben organizzate! Oltre a Vanessa, nel 2020 è nato anche il mio secondogenito Santiago quindi gli impegni a casa sono raddoppiati ma grazie alla mia compagna Samanta, siamo un “Team” ben organizzato e riusciamo quasi sempre a far fronte agli impegni quotidiani che caratterizzano ogni famiglia con bambini ma che nel nostro caso comprendono anche i miei allenamenti che spesso incastro nella pausa pranzo del lavoro o alla sera, lungo la ciclabile, a volte accompagnato proprio dalla mia famiglia in bici.
Che consiglio vuoi dare ai concorrenti della Marcialonga Coop?
Il coniglio che mi viene da dare ai runner che parteciperanno alla Marcialonga Coop è in primis quello godersi la magnifica “cornice” che ospita la gara è che lascerà tutti a bocca aperta e in seconda battuta, di mantenere un andatura controllata senza farsi prendere troppo la gamba dal veloce percorso!
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