Data evento | 25.01.2020 | Ore | 00:00 |
47.a Marcialonga di Fiemme e Fassa domenica in Trentino
Oggi nella ‘Story’ tanti ex campioni come Albarello, Confortola, Wyatt, Volpati
Il russo Anton Zaikov meglio di Matteo Giovanelli e Angelo Andreola
Nel pomeriggio Marcialonga Stars, Minimarcialonga e Marcialonga Young
300 pettorali esauriti con largo anticipo, tanto divertimento dentro e fuori la pista, la sfilata vintage dell’ottava Marcialonga Story è stata un successo, con anche i campioni del passato al via. L’evento collaterale della Marcialonga di Fiemme e Fassa (al via domani con la 47.a edizione) oggi ha festeggiato il russo Anton Zaikov che ha chiuso davanti a Matteo Giovanelli e Angelo Andreola, ma per una volta i posizionamenti di classifica non contavano e tutti si sono potuti agghindare con i propri abiti del passato e sci d’epoca. La Marcialonga Story è partita dal Centro del Fondo di Lago di Tesero per raggiungere il centro di Predazzo dopo 11 km, venendo accolta dall’abbraccio caloroso del pubblico, con ogni concorrente a doversi dotare di sci antecedenti il 1976, attacchi da 75mm di larghezza, scarpe e bastoncini adeguati a tali sci, ed abbigliamento corrispondente al periodo storico. Numerosi i partecipanti provenienti dall’estero ad aver aderito all’iniziativa, in particolare russi (con prevalenza del cognome Ovcinnikov, che alcuni ricorderanno anche per l’ex portiere della nazionale sovietica con il suo celeberrimo codino), e altre nazionali quali Norvegia, Polonia, Svezia, Svizzera, Germania a rispondere affettuosamente all’invito di Marcialonga prima, magari, di dedicarsi alla ski-marathon. Rimanendo in ambito calcistico, questa Marcialonga Story era anche “scudettata” vista la presenza di Domenico Volpati, ora residente a Cavalese ed ex mediano dello storico scudetto dell’Hellas Verona nel 1984-85, l’ultimo successo di una provinciale in serie A.
L’ex campione olimpico e mondiale Marco Albarello gareggiava con sci degli anni ’20, appartenenti allo zio che partecipò a 10 edizioni della Marcialonga e a quattro Vasaloppet: “Adoro questo pubblico che viene sempre alle iniziative collaterali e soprattutto alla gara domenicale. Sono sempre contento di tornare qui perché vengo accolto come fossi uno di queste valli. Marcialonga è un prodotto fantastico conosciuto in tutto il mondo. Domani farò il commento tecnico di Marcialonga, speriamo di essere utile alla causa di Sky che crede in questo sport”. E sul gradino più basso del podio è giunto Andreola, ex compagno di squadra proprio di Albarello, che ora gli finisce davanti: “Ho un cappello firmato Marcialonga del 1975-1976, mentre gli sci sono del 1974, i primi che usavamo. Bello tenerli e proseguire la tradizione, ma oggi ho sbagliato sciolina!”
Zaikov si è imposto su Matteo Giovanelli della Valle di Primiero: “Sono partito indietro, poi ho visto che potevo recuperare e sono andato fino alla fine. Molto faticoso con questi sci Boninsegna che ho ereditato”.
Al via anche la fondista bronzo olimpico Antonella Confortola e il marito Jonathan Wyatt, uno degli atleti più titolati di sempre nella corsa in montagna, “bruciato” dalla moglie sulla finish line di Predazzo: “Ho dato troppo all’inizio! Questo è un evento unico, non ce lo perdiamo mai”. A dire il vero l’anno scorso Antonella mancava per la nascita della figlia Dorothy, che tra qualche anno potrà già partecipare agli eventi “mini” di Marcialonga.
Il colonnello Sergio Giovanni Lancerin festeggiava i 100 anni della Scuola Alpina della Guardia di Finanza: “Questa manifestazione è un modo per festeggiare i nostri padri e chi ci ha preceduto. Questa è la nostra tenuta da pattuglia a cui siamo affezionati”, mentre non sono voluti mancare all’appuntamento il consigliere provinciale Pietro De Godenz, l’ex assessore Mauro Gilmozzi, il presidente della Comunità di Valle Giovanni Zanon e diversi sindaci locali. Nel pomeriggio a Lago di Tesero la Marcialonga Stars con l’Ambassador Trentino Marco Melandri, oltre agli eventi per i giovanissimi.
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