26.01.2025
Data news | 27.01.2018 |
Correva l’anno 1971 ed Ulrico Kostner vinceva la prima Marcialonga di Fiemme e Fassa: “Ricordo ancora per filo e per segno tutto quello che è successo. Un mio amico mi aveva invitato a partecipare iscrivendomi il giorno prima e con zero preparazione”.
47 anni più tardi, il primo vincitore nella storia della ski-marathon trentina era oggi presente alla Marcialonga Story, con una targa intitolatagli dal comitato organizzatore dell’evento: “È la prima volta per me alla Story, gli sci non sono quelli dell’edizione vinta ma comunque di quegli anni”. Ma cos’è cambiato nel corso del tempo? “Prima si andava di gambe ed ora di braccia, la Marcialonga è unica, passa dai paesi, regala emozioni come nessuna”.
11 km da Lago di Tesero a Predazzo per un revival dello sci di fondo, una passeggiata con sci antecedenti il 1976 e attacchi da 75 mm di larghezza, oltre ad un abbigliamento consono al periodo storico, che ha attratto anche l’oro olimpico e mondiale Marco Albarello: “Queste sono iniziative che fanno bene al nostro sport, ricordano gli anni passati. Bisogna ricordare ciò che è passato e guardare al futuro, gareggio con degli sci del 1965-68, ci correvo quand’ero piccolo”. Alla Marcialonga Story era addirittura presente un atleta classe 1928, Mario Piva, al via a 90 anni suonati: “È la quinta Story per me, questi sci sono stati costruiti in Italia e sono antichissimi, il tutto accompagnato da un abbigliamento originale dell’epoca, con il quale svolsi la Marcialonga del 1976 e 1977”. Ai nastri di partenza anche Antonella Confortola, leggenda dello sci di fondo, in compagnia del marito Jonathan Wyatt, uno degli atleti più vincenti nella storia della corsa in montagna: “Story sempre appuntamento bellissimo, una festa più che una gara, per una volta parto per farla con mio marito senza nessuna fretta, mentre alla Light proverò a vincere”. La passeggiata storica sulle nevi trentine ha fatto felici tutti, ma più degli altri il vincitore, il valtellinese Angelo Andreola: “Troppo bella questa Story ma molto dura! Mi hanno fatto soffrire, ma quando ho visto che li staccavo ho provato a vincere. Gli sci sono del 1974, con queste scarpe non è facile gestirli perché toccano lateralmente le canaline. Esperienza memorabile”. Il secondo e il terzo classificato sono amici e compaesani, si tratta di Matteo Giovannelli e Mauro Debertolis, cugino di Bruno che domenica punterà ad essere il primo azzurro al traguardo della 45.a edizione. La sfilata vintage non ha fine, con alcuni divertenti siparietti come quelli che hanno coinvolto Carlo e Andrea Zorzi, padre e figlio, con quest’ultimo a piazzarsi davanti al genitore per un soffio, sbeffeggiato dal padre Carlo: “Ho trent’anni più di te e mi hai battuto solo al fotofinish!” Jonathan Wyatt ha dovuto pagare dazio nei confronti della moglie: “Ci ho provato, ho dato tutto ma nel finale è uscita l’esperienza della fondista”. Ribatte Antonella: “Manifestazione bellissima, buon weekend a tutti in compagnia della Marcialonga”, ma Wyatt ha il colpo di coda finale: “Antonella farà la Light di 45 km perché le piace l’arrivo qui a Predazzo”. Un ‘affranto’ Marco Albarello sul traguardo: “Gli sci non vanno, la sciolina non va, la tuta non va, il cappello non va, i bastoncini si sono rotti, ma quello che mi manca veramente sono gambe e fiato”. Ulrico Kostner è giunto pochi istanti dopo il primo: “Questa Story è più difficile della mia prima Marcialonga!” La prima arrivata fra le donne è invece Antonella Pallaoro di Trento: “Felice del risultato, non me l’aspettavo, gli sci sono degli anni ’60, scarpe 42 e piede 36!” Ilaria Cavallari seconda classificata, mentre Nicole Romanin si è posizionata terza e sorridente.
In chiusura le parole del presidente della Marcialonga Angelo Corradini, proprio a testimoniare questa “felicità” dei concorrenti: “Raramente si vede una tale contentezza sui visi degli atleti all’arrivo, questa manifestazione è meravigliosa”.
Domani tutti in pista a partire dalle ore 7.50 (donne Elite) e alle 8 (uomini Elite), è attesa una bella giornata di sole come oggi e la ‘sfida’ sarà proprio alle temperature tiepide per la pista, ma gradevoli per poter completare tutti i 70 km da Moena a Cavalese. Tra i protagonisti ai nastri di partenza l’oro mondiale (e cinque volte oro juniores) nel biathlon Maxim Tsvetkov, il ciclista campione olimpico Paolo Bettini, l’ex calciatore di Roma e Liverpool John Arne Riise che non “camminerà da solo” (ricordando il leggendario canto dei tifosi dei Reds) nemmeno alla ski-marathon, accompagnato dall’entusiasmo dei paesi delle Valli di Fiemme e Fassa, il fondista più titolato di sempre Bjørn Dæhlie e i favoriti assoluti alla vittoria finale: Tord Asle Gjerdalen, tre titoli consecutivi alla Marcialonga, e la svedese Britta Johansson Norgren, indomabile quest’anno nel challenge Visma Ski Classics.
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